La biometeorologia è quella scienza interdisciplinare che studia le interazioni tra l’ambiente atmosferico e l’uomo. L’obiettivo principale è quello di spiegare il fenomeno delle reazioni del corpo umano ai cambiamenti climatici attraverso i quali è possibile esprimere le condizioni di benessere o di disagio dell’uomo in relazione alla combinazione di più fattori ambientali.
Il vento, ad esempio, rappresenta una variabile climatica fondamentale poiché è in grado di scatenare, specialmente in condizioni di caldo o di freddo umido, notevoli disturbi ad organi ed apparati nei soggetti metereopatici, ossia quelle persone che avvertono malessere quando si verificano brusche variazioni meteorologiche.
Vediamo di conoscere i più importanti fenomeni climatici che generano benessere o malessere in questi soggetti:
Lo Scirocco, vento caldo e umido, provoca sensazione di grande astenia e debolezza neuromuscolare, mente appannata, grande voglia di non far niente, cerchio alla testa e depressione dell'umore, con perdita delle facoltà di attenzione, concentrazione e memoria, talora fino a livelli che necessitano di una terapia adeguata.
Talvolta si possono avere perfino episodi febbrili, in modo particolare se la temperatura esterna sale oltre i 35° C e l’umidità relativa e molto elevata. La sintomatologia si aggrava perché l’evaporazione del sudore è ostacolata, e in questo modo l’organismo non riesce a compensare il calore che si accumula; se, invece, le raffiche sono molto violente, con l’aumento progressivo della temperatura e dell’umidità si rischia addirittura il colpo o il collasso da calore.
I sofferenti di dolori articolari e muscolari devono porre molta attenzione allo Scirocco per il fatto importante che il grado di umidità sempre elevato determina crampi muscolari, in modo specifico agli arti inferiori.
Il Libeccio che è un vento caldo-umido proveniente da sud-ovest, sposta sulle regioni tirreniche un grande movimento di polveri del Sahara ad alta quota. La sintomatologia che si rivela è pressoché eguale a quella dello scirocco, ma la particolarità importante del libeccio è di soffiare anche per più giorni di seguito e i sintomi pertanto possono perdurare a lungo debilitando l’organismo “in toto”, specie nei soggetti meteorolabili che soffrono di forme ansioso-depressive.
Il Maestrale determina episodi d’ansia, irrequietezza, palpitazioni, cardiopalmo, tachicardia, batticuore, cefalee di tipo muscolo-tensivo perché è un vento che stimola il sistema neurovegetativo. Nei soggetti neurolabili poi genera disturbi di tipo somatico. Il Maestrale apporta benefici all’organismo proprio per la sua caratteristica di vento fresco, specialmente nel periodo estivo quando attenua l’afa pesante portata dal Libeccio. In Sardegna e in Sicilia è salutato con sollievo, specie dopo periodi afosi.
Il Grecale proviene da nord-est, come la bora, e soffia a volte impetuoso sulle regioni del medio e del basso Adriatico. E’ salutato dalla gente del posto sempre come vento apportatore di benessere, specie dopo un periodo di scirocco estivo.
La Tramontana, vento teso e freddo, aumenta la vasocostrizione disturbando molto coloro che soffrono di problemi circolatori periferici. Inoltre, riacutizza anche i disturbi in chi soffre di reumatismi e artrosi, non solamente negli anziani, risvegliando oppure aggravando dolori muscolari e tendinei che vengono impropriamente denominati “dolori alle ossa”.
Siccome la tramontana può persistere anche per più giorni è necessario che i cardiopatici, coloro che soffrono di dolori reumatici e artritici e i soggetti meteorolabili in generale siano preventivamente avvisati tramite bollettini speciali, in modo che possano porre in atto tutti quei presidi farmacologici e naturali atti se non a evitare, almeno a controllare la sintomatologia.
Il Levante estivo è un vento che apporta benessere all’organismo con diminuzione dei dolori alle articolazioni, mentre il levante invernale può addirittura determinare il contrario, specie nei soggetti debilitati ed anziani con scarse difese immunitarie.
Le Brezze costituiscono un buon mezzo terapeutico, infatti, come già accennato, essere a conoscenza della loro periodicità diventa utile ai fini di una buona cura di aerosol marino, per quanto riguarda le zone costiere o per le cure nelle zone collinari o di montagna.
La temperatura gioca un importante ruolo; infatti, un essere umano in un ambiente particolarmente caldo si difende attraverso la dilatazione dei vasi sanguigni. Si realizza in tal modo un aumento dell'afflusso di sangue in prossimità della pelle ed una eliminazione netta di calore dalle parti più interne del corpo. Si riesce così a mantenere costante la temperatura interna anche se quella superficiale subisce un aumento. Se la temperatura dell'aria e quella delle pareti circostanti sono più elevate della temperatura superficiale della pelle, il corpo guadagna calore per convezione ed irraggiamento e l'unica possibile termoregolazione può avvenire attraverso l’evaporazione del sudore (il passaggio dell'acqua dalla fase liquida a quella aeriforme sottrae una notevole quantità di energia). Quest’arma di riserva, peraltro molto efficace, viene però meno in condizioni di assenza di ventilazione e di elevata umidità dell'ambiente.
Il prolungarsi di una situazione con tali caratteristiche può determinare grave disagio e crisi nelle persone più a rischio, infatti accurate indagini hanno dimostrato che, ai giorni con temperatura media dell'aria maggiore di 29 °C, corrisponde un aumento del 44% della mortalità giornaliera. In altri termini il numero dei decessi giornalieri passa dal valore medio di 52 a quello di 73.
La temperatura atmosferica genera effetti significativi anche negli ambienti molto freddi; infatti, la regolazione di tipo vasomotorio si inverte con una riduzione dell'afflusso di sangue in superficie. Temperatura dell'aria molto bassa e vento forte, sono le condizioni che danno luogo allo stress da freddo, anch'esso molto pericoloso. In situazioni di questo tipo la ventilazione molto attiva e la bassa umidità, congiurano nel sottrarre calore per convezione e per evaporazione dal corpo umano determinando condizioni critiche: esse sono più frequenti nelle regioni settentrionali adriatiche quando si ha un trasporto di aria fredda dall'Europa centro-orientale che si manifesta con il tipico vento di “bora”.
Anche pressione e grado di umidità determinano alterazioni dell’equilibrio psico-fisico, irritabilità ed eccitazione o sonnolenza e astenia. Tuttavia, non vi sono precisi quadri clinici di tali manifestazioni che innescano queste reazioni tanto che questo campo ancora oggi è per le diverse teorie oggetto di grande discussione.