La divulgazione delle immagini e video è la forma di comunicazione più diretta e potente che oggi conosciamo.
L’ immagine non ha lingua, viene ricevuta dal target con un raggio di comprensione molto più veloce rispetto alle parole, anche se bisogna sempre tener presente del “relativismo culturale” e di chi si ostina ad affermare che “…le immagini ed i video non servono a niente”.
I video e le singole immagini, attraverso la cristallizzazione dei dettagli e la velocità di analisi, possono sintetizzare e veicolare numerose informazioni capaci di far elaborare alla mente un intero concetto in un istante.
Ad esempio, raccontare la scena del crimine attraverso l’elaborazione di un testo non è come farlo attraverso un’immagine che, invece, risulta di una efficacia comunicativa veloce ed immediata.
Diverso è, invece, cristallizzare la scena del crimine attraverso una immagine sinottica certamente più esaustiva delle parole e, comunque, con una efficacia comunicativa immediata.
Infatti, nel corso della lettura o dell’ascolto, il nostro atteggiamento è quello di comprendere e decodificare ciò che stiamo percependo ed il più delle volte abbiamo la necessità di riascoltare il messaggio più di una volta. Quando, invece, osserviamo un’immagine, il nostro cervello attiva funzioni psichiche che sono connesse alle nostre esperienze precedenti e a ciò che ad esso è collegato.
La vista di un’immagine stimola la percezione sensoriale e, nello stesso istante in cui elaboriamo il messaggio, la nostra mente evoca associazioni mentali dal nostro bagaglio empirico ed emozionale, tant’è che l’interpretazione finale del messaggio emerge proprio dalla combinazione di concetti e sentimenti presenti e passati.
In estrema sintesi, è molto più facile, più coinvolgente e più veloce essere attratti da un'immagine che ci dà una rappresentazione immediata della realtà che leggere un testo o ascoltare un articolato commento.
Lungi dallo sminuire la sana lettura di un libro che ai fini del benessere interiore e dell’accrescimento culturale non ha rivali, ma in una società dove tutto è “veloce” la comunicazione multimediale non lascia spazio a nessun altro mezzo.
Infatti, nell’ultimo millennio le grandi multinazionali hanno sviluppato le infografiche, rappresentazioni visuali di concetti e di dati espressi attraverso l'utilizzo combinato di testi e di immagini, perfetta sintesi di un messaggio completo ed esaustivo.
In una realtà, quindi, dove la comunicazione passa attraverso il messaggio multimediale non può che trovare posto la nostra società delle immagini.