- (a seguire post di Enzo Guarnera)
Si avvicina l’estate e come di consueto ci accingiamo a rispolverare le attrezzature per iniziare le nostre tanto attese immersioni, quelle ricreative, quelle di gruppo che ci allietano il fine settimana.
A tal riguardo, si ricorda che il Mare deve essere affrontato con coscienza, immergersi quando le condizioni meteo lo permettono e rinunciare anche quando vi è il minimo dubbio che il tempo possa cambiare repentinamente. Responsabilità questa che – si ricorda - ricade in capo al compagno di squadra, quello più anziano ed esperiente; quello che nel corso della navigazione ha il compito di sorvegliare il gruppo e non di apparire, insomma quello che, con spirito di abnegazione, mette in campo la sua esperienza a beneficio altrui.
Questo non sempre accade ed il risultato, nei casi meno gravi, è quello di una giornata da dimenticare.
Che il senso di squadra, quindi, è la regola base per la buona riuscita di ogni attività umana di gruppo è cosa risaputa, ma che l’uomo abbia messo da parte questa regola non vi sono dubbi.
E’ per questa ragione che nel corso dello sviluppo di importanti attività umane - in campo sportivo ma ancor più in quello politico - si sente spesso parlare di incidenti, di progetti non riusciti, di attività iniziate e subito dopo interrotte.
A tal proposito si riporta integralmente un post, pubblicato da Enzo Guarnera, caro amico e grande professionista che lo spirito di squadra lo conosce bene e che ci insegna quanto abbiamo da imparare dal regno animale.
“Il branco dei lupi. I primi tre sono i vecchi e i malati, camminano avanti per stabilire il ritmo di tutto il branco.
I seguenti 5 sono i più forti e i migliori, hanno il compito di proteggere il fronte in caso di attacco.
Al centro ci sono gli altri membri del branco, sempre protetti da qualsiasi attacco. Poi i cinque in coda anche loro tra i più forti li stanno seguendo, proteggendo il lato posteriore.
L’ultimo è solo, l’Alfa. Il leader.
Controlla tutto il resto, assicurandosi che nessuno venga lasciato indietro. E’ sempre pronto a correre in qualsiasi direzione per proteggere, e serve come “guardia del corpo” per tutto il gruppo.
Nel caso qualcuno voglia sapere cosa significa davvero essere un leader. Non si tratta di stare avanti. Significa prendersi cura della squadra.