La nebbia è un fenomeno meteorologico appartenente alle idrometeore (piogge). Preceduto, normalmente, da leggera foschia, determina una riduzione, talora parziale, altre esponenziale, della visibilità su ristrette aree geografiche. Affinché si formi la nebbia occorrono specifiche condizioni:
- abbassamento repentino della temperatura;
- vasto addensamento di minuscoli nuclei di condensazione;
- elevato tasso di umidità (100%).
Si distinguono tre tipologie di nebbia: da irraggiamento, ascendente e da avvezione.
- La nebbia da irraggiamento (presente di norma nelle vallate), tipica delle notti con cielo coperto, si forma per il raffreddamento di una massa d’aria che perde calore a causa del repentino abbassamento di temperatura del suolo;
- la nebbia ascendente, tipica delle zone montuose, si forma a causa del brusco abbassamento di temperatura di una massa d’aria che supera un rilievo;
- la nebbia da avvezione, invece, tipica delle zone costiere o comunque zone vicino all’acqua, è quella che si forma quando una massa d’aria calda e umida in movimento collide con il terreno o specchi d’acqua molto freddi.
A differenza della nebbia che si forma a terra quella marina costituisce disagi e pericoli per la navigazione marittima, giacché la formazione e l’addensamento dei “banchi” avviene con una certa rapidità. Il fenomeno insorge a causa della concentrazione di nuclei di condensazione non particolarmente abbondanti sul mare, ragion per cui in questa circostanza la nebbia non è preceduta da foschia.
Consigli per l’immersione.
Il subacqueo dovrà prestare molta attenzione ai banchi di nebbia presenti sulla costa di qualsiasi specchio d’acqua poiché, spesso, celano i punti di riferimento a terra, utili (come ben sappiamo) per individuare l’uscita. L’unico strumento a questo punto che assicura il rientro a terra è la bussola che ad ogni buon fine dovrà essere onnipresente in ogni tipologia di immersione.