E’ trascorso più di un secolo da quando uno dei più grandi transatlantici britannici della classe Olympic colava a picco nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico ed in particolare al largo di Terranova.
Si trattava dell’RMS Titanic che assieme ai gemelli Olympic e Gigantic rappresentava il transatlantico più grande costruito nei tempi.
Era l’11 aprile del 1912 quando da Southampton (Inghilterra) il Titanic salpava per la volta di New York.
Si trattava del suo viaggio inaugurale.
Purtoppo nel corso del lungo viaggio accade l’imprevedibile.
Sono le ore 23:00 circa quando il glorioso bastimento entra in collisione con un iceberg. Il ghiaccio dell’iceberg e talmente solido che nel corso dell’impatto squarcia una delle paratie del Titanic. L’acqua entra inarrestabile fino ad allagare gran parte degli scomparti della nave. Alle ore 02:20 il Titanic, ormai appesantito, si spezza in due e cola a picco a 3800 metri di profondità.
Sembra assurdo e si stenta a credere che un bastimento di tale portata possa essere stato affondato da un iceberg, ma questa è l’unica versione che è stato possibile ricostruire attraverso le testimonianza dei pochi superstiti.
Una vicenda che se da una parte ha gettato orrore e sgomento per le numerosi vittime (circa 1500), dall’altra ha ispirato James Cameron, uno dei più grandi registi al punto di realizzarne una pellicola poi risultata vincitrice di ben 11 oscar.
Tuttavia, di recente gruppi di ricercatori con l’ausilio di sofisticati ROV hanno raggiunto il Titanic e attraverso la realizzazione di circa 70.000 scatti hanno realizzato un modello in 3D.
Il motivo di tale lavoro è finalizzato ad investigare su quanto realmente accaduto ed in particolare a ricercare tracce e\o elementi utili a ricostruire la corretta dinamica del disastro, anche in considerazione del fatto che molti aspetti della vicenda sono rimasti oscuri.
Tali ricerche hanno ispirato, ancora una volta, Cameron che presto porterà nelle sale cinematografiche il Titanic in 3D.